CHAISE LONGUE LE CORBUSIER

Chaise longue Le Corbusier

Chaise longue ,un pezzo unico della storia moderna dell’arredamento: l’inconfondibile Chaise Longue Le Corbusier LC4 proposta nella versione con rivestimento in cavallino pezzato. Una poltrona che ha fatto la storia del design e mantiene invariato nel tempo il suo fascino. Con la collezione I Maestri, Cassina ripropone i mobili ritenendoli sempre “attuali” nella misura in cui la “forma”, chiara ed essenziale, consente loro un massimo grado di disponibilità a caricarsi di volta in volta – conformemente all’evoluzione dei tempi e degli ambienti cui sono destinati – di “significati” sempre nuovi.

La collezione Cassina di Le Corbusier si caratterizza in alcuni oggetti che sono dei veri e propri simboli del design e dell’arredamento, come ad esempio: la poltroncina LC1 con struttura cromata sedile e schienale in pelle o pelo (cavallino) con braccioli in cuoio ( ogni pezzo originale Cassina porta il marchio Cassina impresso sulla struttura con la firma dell’autore e il numero di matricola di serie), o ancora LC2 poltrona singola, LC2 poltrona due posti, LC2 divano tre posti, LC2 pouf in pelle o tessuto Cassina Le Corbusier, LC3 poltrona e divano Cassina design Le Corbusier, LC4 poltrona relax chaise longue Cassina Le Corbusier, LC4 in pelle.

La Chaise Longue Le Corbusier LC4 originale Cassina è proposta in questa versione con: rivestimento in pelle con pelo cavallino pezzato, struttura cromata, inclinazione variabile con culla in acciaio cromato lucido, piedistallo in acciaio e poggiatesta in pelle nera con imbottitura del poliestere in ovatta di poliestere.

Le Corbusier: architetto razionalista e poliedrico

Le Corbusier, al secolo Charles-Edouard Jeanneret-Gris, nasce in svizzera nel 1887. Architetto, pittore, designer, scultore, scrittore, pensatore eccezionale: l’arte lo accompagna per tutta la vita in ogni sua forma ed espressione. Insieme ad altri grandi dell’epoca come Wright e Gropius, è fra i massimi esponenti del Movimento Moderno dell’architettura.

La sua firma più grande per la costruzione? Il cemento armato. La sua invenzione? Il concetto di urbanistica, così come lo intendiamo oggi. Le sue scelte architettoniche, precise e particolari, “segnano una rottura con il passato” tanto sono innovative, così da entrare di diritto nella lista dei siti tutelati dall’UNESCO.

La sua formazione è un susseguirsi di scuola d’arte, storia dell’arte, architettura – anche grazie al consiglio di un maestro fondamentale per il suo percorso accademico, Charles L’Eplattenier, che lo convince a percorrere questa via “formale”, oltre alla pittura, scelta che lo porta a divenire uno dei più grandi architetti di tutti i tempi, anche se non abbandona mai le altre forme d’espressione.

Viaggiatore assiduo, attraversa tutta l’Europa per trarre ispirazione e per fare esperienza, come apprendista di architetti più esperti. Famosi sono i suoi cinque punti sull’architettura, che proprio il percorso europeo gli ha portato a sviluppare. Dal 1917 viene chiamato in Francia, stabilendosi a Parigi per lavorare per conto del governo, progettando e costruendo i suoi tanto famosi edifici in cemento, sia all’esterno, che pensando ad eclettici arredi interni.

Pubblica libri, teorizza movimenti, lavora ad una rivista: la sua arte è in continua evoluzione e movimento, nonostante venga a lui affibbiata l’etichetta di architetto razionalista. La sua più grande opera d’architettura è Villa Savoye, a Parigi: un testamento che è il riflesso della sua visione. Lavora non solo in Europa, ma la sua fama è tale da portarlo fino in India.

Chaise longue Le Corbusier LC4: la storia complicata di un pezzo unico

Non solo edifici e progetti architettonici: Le Corbusier disegna negli anni notevoli modelli d’arredo interno per progetti abitativi. Fra questi, c’è proprio la Chaise longue Le Corbusier in tubolare metallico destinata ad entrare nella storia e rimanervi. Il progetto risale alla fine degli anni ’20, viene portato avanti da Le Corbusier insieme a Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, ed è prima preso in carico dalla tedesca Thonet, per poi passare a Cassina nel ’65 con l’identificativo LC4, divenendo quel complemento che oggi tutti conosciamo come icona del design moderno.